Google Pay arriva in Italia: Cos’è, come Funziona e come si Configura

Da mercoledì 19 settembre, il Colosso di Mountain View ha rilasciato Google Pay anche in Italia. L’innovativo servizio di pagamenti contactless via smartphone era già attivo negli USA dal 23 ottobre del 2017 (in realtà, dall’11 settembre come prima release e con Android Pay come nome) ed ora potrebbe aprire nel medio lungo termine ad una rivoluzione nel contesto dei pagamenti di piccoli importi.

Funzioni generali di Google Pay

Oltre ad essere un sistema di pagamento contactless tramite smartphone, il servizio di Big G ingloba molti servizi tipici di PayPal, visto che ti consente di inviare soldi a persone che utilizzano la stessa piattaforma. Basterà infatti che questi scarichino dal Play Store Google Pay e che procedano alla configurazione dell’applicazione. Dopodiché acquistare online nei principali e-shop o ancora applicazioni nello store di Google diventa un gioco da ragazzi, grazie a questo servizio di pagamento integrato all’interno del tuo smartphone e che ha molti punti in comune con una classica carta di credito. Ottima la possibilità di monitoraggio delle attività personali, degli abbonamenti attivati e dei metodi di pagamento mediante il sito internet ufficiale di questo servizio all’avanguardia.

Funzionamento e Configurazione

L’utilizzo di Google Play è semplice ed intuitivo, visto che ti basta settare il metodo che più ti aggrada dopo aver naturalmente scaricato ed installato l’applicazione sul tuo smartphone. In seguito, non devi fare altro che inserire il numero della carta di credito, la cui emissione deve essere effettuata da un istituto bancario in grado di supportare Google Pay. A seguito delle operazioni preliminari, potrai accedere alla schermata principale, tripartita:

  1. Home: nella prima sezione, ti vengono mostrati tutti i punti di forza di Google Pay. Ottima l’area “Aiuto”, essenziale per avere supporto in fase di utilizzo del servizio. Di problemi, infatti, ne possono sempre sorgere.
  2. Pagamenti: sezione assai comoda per il controllo dei movimenti di denaro e per l’aggiunta o per la rimozione di una carta di credito.
  3. Pass: area dove sono disponibili carte fedeltà e buoni regalo che risultano salvate nell’applicazione. Aggiungerne di nuovi è possibile, solo se si scansiona il codice a barre della carta. In alternativa, anche se è leggermente più complesso, è possibile inserire manualmente il codice ID della carta.

E per il pagamento contactless? Se il negozio ha il terminale POS e supporta il servizio di Bi G, in qualità di utente non dovrai né strisciare la banda magnetica, né tanto meno digitare il tuo codice identificativo. Basterà, infatti, avvicinare lo smartphone al lettore. Nulla di più. Comodo, vero? Quali sono le banche che in Italia supportano Google Pay? Diciamolo subito, al momento non tutte. Ad ora, ecco la lista completa e aggiornata, a cui si spera di aggiungere quanto prima new entry:

  • Banca Mediolanum
  • Widiba
  • Nexi
  • Tim Pay
  • Revolut
  • Hype
  • Boon

Va detto inoltre che sia Carta BBC che Poste Italiane integreranno i pagamenti su Google Pay in ognuno dei vari servizi, a partire dai prossimi giorni. Quali sono i negozi e i servizi che ad oggi integrano Google Pay in Italia? Da notare che in vetrina, tutti i negozi in grado di supportare in Italia i pagamenti contactless con Google Pay dovranno esporre in vetrina il logo e avere l’apposito terminale POS. Al momento, ecco la lista aggiornata dei negozi e dei servizi che integrano Google Pay in Italia:

  • Autogrill
  • Lidl
  • Esselunga
  • McDonald
  • Leroy Merlin
  • H&M
  • Limoni
  • Bennet
  • Vueling
  • Flixbus
  • Delliveroo

La sfida nel mercato dei pagamenti contactless con Apple Pay

Il ramo dei pagamenti contactless in Italia fa di sicuro gola a molti. Al momento è allo stato embrionale, indirizzato principalmente ai cosiddetti pionieri, amanti delle novità, in questo caso nel ramo tecnologico. Tuttavia, pare scontato che il segmento, viste le innumerevoli potenzialità, sia destinato a crescere. A quel punto, come di tradizione, Google se la dovrà vedere con Apple che nei suoi dispositivi mobili, iPhone, iPad e Apple Watch, integra Apple Pay. Anche Google fa lo stesso con il suo servizio di pagamento contactless e i suoi indossabili, come gli smartwatch WearOS, equipaggiati con la tecnologia NFC. Al momento, Google Pay insegue. In futuro, però, la situazione, come già è più volte successo specie nel mercato degli smartphone, potrebbe ribaltarsi.

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