Se si preferisce commerciare Bitcoin senza utilizzare la valuta digitale stessa, ma con mezzi esclusivamente liberi (valuta convenzionale), è possibile farlo con l’aiuto di strumenti artificiali (derivati) noti come contratti per differenza (CFD). Si noti che i CFD sono solitamente negoziati fuori borsa, in altre parole, non sulle borse regolamentate dal governo, e sono attualmente proibiti in alcuni paesi.
A causa dei costi di regolamentazione, molti broker di CFD si astengono dall’operare negli Stati Uniti. Un CFD rappresenta un contratto tra un trader e una società di broker, che permette al trader di trarre vantaggio dal movimento dei prezzi Bitcoin senza la necessità di possedere o acquistare la valuta digitale stessa, come riportato su https://www.bitcoingo.it. Con tali strumenti i trader sono in grado di speculare e guadagnare dalla differenza tra il loro prezzo di entrata e quello di uscita senza la necessità di essere consapevoli di come acquistare e conservare i Bitcoin in modo sicuro.
I CFD sollevano inoltre i trader dalla necessità di affrontare le questioni di sicurezza associate ai Bitcoin, come l’impostazione e la crittografia di un portafoglio, il download di un back-up, tra le altre cose. Si può pensare ad un CFD come ad un accordo tra le due parti, che simula una situazione come se il trader avesse in mano il bene reale (Bitcoin). Ci sono molte piattaforme broker CFD che offrono agli utenti la possibilità di acquistare bitcoin, tra cui troviamo: eToro, plus 500 o XTB.