La blockchain è una struttura dati il cui nome significa letteralmente catena di blocchi. Si tratta di un registro digitale dove ogni blocco corrisponde a una pagina, ognuna delle quali viene disposta in ordine cronologico. L’uso della crittografia è fondamentale per assicurare l’integrità del registro. Infatti la blockchain aumenta di dimensioni nel corso del tempo, tuttavia i dati registrati non possono essere eliminati oppure modificati perché altrimenti l’intera struttura viene invalidata.
Per le sue caratteristiche viene considerata un database distribuito o una banca dati e l’aggiunta di un nuovo blocco avviene seguendo un protocollo condiviso. Infatti la gestione della blockchain è demandata a una rete di nodi, che ne possiedono una copia privata. Di conseguenza, ogni volta che si inserisce un nuovo blocco (sempre cronologicamente successivo a quelli già esistenti) ogni nodo esegue l’aggiornamento della propria copia privata.
La blockchain applicata ai Bitcoin
Proprio per le sue caratteristiche la blockchain è diventata la banca dati su cui si basa l’intera rete Bitcoin. Infatti ogni volta che una transazione viene portata a termine, un nodo la registra all’interno del database distribuito. Questo accorgimento è fondamentale per verificare tutte le operazioni e permettere ai vari portafogli Bitcoin sia di calcolare il loro credito e di accertarsi che la propria disponibilità sia sufficiente per i trasferimenti che si vogliono effettuare. La chiave privata posseduta da ogni portafogli di Bitcoin viene usata per confermare le operazioni, come se fosse una vera e propria firma digitale. In questo modo si ha la certezza della provenienza della valuta virtuale. Al tempo stesso il codice impediscono successive modifiche delle transazioni. La conferma dei trasferimenti di valuta avviene in genere entro 10-20 minuti successivi: si tratta di un processo che viene definito mining.
Quali sono le caratteristiche del Bitcoin
La prima blockchain decentralizzata e il Bitcoin furono sviluppati da un autore sconosciuto che adottava lo pseudonimo Satoshi Nakamoto nel 2008. Identificata con il codice BTC, risulta essere la prima criptovaluta esistente e quella che ha raggiunto un maggior successo. Infatti al giorno d’oggi rappresenta un sistema di pagamento mondiale. Non viene considerato una vera moneta dagli esperti di finanza, bensì una modalità di scambio caratterizzata da un alto livello di volatilità.
Ciò si spiega con il fatto che i Bitcoin non vengono emessi e regolati da un organismo centrale perché la generazione e l’attribuzione delle nuove criptovalute sono demandate al database distribuito gestito tramite crittografia. In secondo luogo il suo valore viene determinato basandosi sull’offerta e sulla domanda. Il trasferimento delle monete digitali avviene in maniera anonima sfruttando i vari portafogli registrati su un dispositivo elettronico. (PC o smartphone). Proprio perché manca un ente centrale, la rete viene definita peer-to-peer. In questo modo diventa impossibili effettuare il sequestro dei Bitcoin, il blocco dei trasferimenti oppure la svalutazione.
Che cos’è il mining
A differenza di quanto accade con le monete a corso legale, la quantità di Bitcoin in circolazione è stata fissata all’inizio e gli utenti ne sono perfettamente consapevoli. Il limite posto dal suo creatore è pari a 21 milioni. L’emissione delle nuove monete digitali avviene ogni 4 anni adottando una serie geometrica crescente. La generazione e l’attribuzione dei Bitcoin è regolata dal mining, i bitcoin si possono quindi “minare” ma è anche possibile acquistare Bitcoin in Italia in modo sicuro. Si tratta di un sistema di consenso distribuito che consente di includere le transazioni nella blockchain confermandole.
Questo meccanismo assicura che la rete Bitcoin rimanga neutrale e lo stato del sistema viene determinato perché vari computer lo concordano. Il processo di mining dà quindi vita a una vera e propria lotteria competitiva: nessun operatore può aggiungere nuovi blocchi in maniera consecutiva, così da avere un maggiore controllo sulla rete. Inoltre non è possibile usare lo stesso Bitcoin più volte perché ogni transazione viene nominata usando una serie di identificatori sequenziali da completare con una catena di proof-of-work.